L’approccio Integria
Mininvasività, orientamento al recupero funzionale, multidisci-plinarietà e ruolo attivo e consapevole del paziente sono gli elementi che guidano Fondazione Integria e ne caratterizzano le attività di ricerca, formazione e divulgazione.
La Minivasività
L’impiego di tecniche, tecnologie e protocolli mininvasivi permette di identificare il punto di equilibrio, minimo ma sufficiente, tra over e under treatment, introducendo o meglio riaffermando un innovativo concetto in chirurgia, quello di efficienza, cioè quello di raggiungere l’efficacia dell’operazione attraverso il minimo dispendio di dolore e sofferenze, di tessuto sano e funzionale, di anestesie, numero di interventi e giorni di convalescenza. Tutto ciò permette di ridurre al minimo l’impatto traumatico, sia fisico, sia psicologico, sul paziente.
Il Recupero Funzionale
L’approccio funzionale, mininvasivo, globale e multilivello, deve guidare ogni trattamento per il recupero del benessere del paziente, ricercando il ripristino del corretto equilibrio delle funzionalità alterate dalle patologie.
Una medicina personalizzata e di precisione, quindi, una Chirurgia Minima Efficiente, la cui efficacia sarà raggiunta individuando
e soddisfacendo le reali necessita cliniche del singolo paziente, curando la causa e non solo la conseguenza del disturbo, mantenendo come primo obiettivo il maggiore rispetto possibile della funzione.
Multidisciplinarietà
Diverse patologie o alterazioni delle funzionalità del paziente (come ad esempio rinite, sinusite, ipertrofia adenotonsillare, ipertrofia dei turbinati, asma, deviazioni del setto, polipi nasali ecc. nelle sindromi respiratorie), sono spesso contemporaneamente presenti nello stesso soggetto e vanno inquadrate, affrontate e risolte in un singolo approccio contestuale come un’unica patologia, senza limitarsi alla più evidente. Questo implica una visione ecosistemica e multidisciplinare, e il coinvolgimento di professionisti afferenti a diverse branche della medicina nell’elaborare protocolli di cura e di prevenzione personalizzati per la unicità di ogni persona e delle sue condizioni cliniche interconnesse.
Il ruolo attivo del paziente
La prevenzione deve passare attraverso l’informazione e la presa di coscienza da parte dei pazienti sugli impatti che i loro stili di vita hanno sulla propria salute. Per questo è necessario promuovere e divulgare nella popolazione comportamenti positivi, come una vita attiva, attraverso la pratica di attività fisica costante, l’adozione di una dieta bilanciata ed equilibrata e l’eliminazione o la riduzione dei fattori di rischio che possono indurre lo sviluppo di patologie, intercettando l’evoluzione delle patologie con una diagnosi precoce per interromperne la strada verso la cronicità.